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Il Padre Nostro

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, la tua volontà sia fatta sulla terra come in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo contro di noi, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

AMEN

AMEN
Non sono un gran credente....ma credo in qualcosa superiore all'uomo....la conferma è una preghiera di migliaia d'anni fa.....l'uomo nonostante tutto è ancora fermo al Pane quotidiano e ai Debiti....abbiamo migliorato ed inventato molto ....tranne le cose più Importanti. SAPO.

lunedì 28 maggio 2012

Meno Tasse ....più Spesa Pubblica....


Tagliare la spesa pubblica o aumentare le tasse? In nessuno dei due casi funziona

Il dibattito economico e politico di queste settimane, non solo in Italia, è impelagato nell’alternativa tra due tipi di austerità: quella fatta di tagli alla spesa pubblica (detti anche spending review) e quella fatta di aumento delle tasse. Numerosi articoli vengono scritti per dimostrare che una minore spesa pubblica “libera le risorse” del settore privato e quindi ha effetti addirittura espansivi.
Gli animi si stanno eccitando particolarmente nelle ultime ore, poiché l’Economist ha pubblicato il seguente grafico:

Dal grafico, costruito su dati raccolti dall’OCSE, si evince che l’Italia sta perseguendo la riduzione del deficit soprattutto aumentando le tasse. E questo è male, dicono gli articoli di cui sopra. Gli altri paesi, proseguono gli esperti, stanno invece tagliando le spese, e questo è bene, perché così l’economia riprende a girare, i privati tornano ad avere “fiducia”, lo Stato dimagrisce.
Solo che poi basta guardare quali sono questi paesi così virtuosi e si scopre che rispondono ai nomi Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Gran Bretagna. Tutti paesi che si trovano in una crisi profonda quanto la nostra, se non di più, e non accennano a risollevarsi dopo le cure da cavallo subite.
Mettiamo da parte i disastri di Grecia e Spagna, due Stati che hanno quasi solo tagliato la spesa pubblica piuttosto che aumentare le tasse. Prendiamo invece la Gran Bretagna: un caso emblematico, poiché aveva tutti gli strumenti per non essere coinvolta nella crisi europea, eppure grazie alla politica di austerità fatta quasi solo di tagli è ripiombata nella recessione.
Sostenere che è meglio attuare il consolidamento fiscale con tagli alla spesa pubblica piuttosto che con maggiori tasse, oppure sostenere l’esatto opposto, è semplicemente insensato. Entrambi i metodi peggiorano le cose. Può darsi che uno sia più deteriore dell’altro, ma che importa? E’ come dover scegliere tra il cianuro o la cicuta: nessuno dei due cura la gastrite ed entrambi uccidono il malato.
Per risanare le finanze pubbliche serve la crescita. E per avere la crescita serve più spesa, pubblica e privata. L’Europa sta facendo l’esatto opposto, sia che tagli le uscite statali, sia che aumenti le tasse. E’ la medicina che è sbagliata, non il suo dosaggio.

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